Scopriamo Martignacco: conosciamo il nostro territorio.

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Nell’ambito del nostro progetto di plesso “Scopriamo Martignacco”, noi bambini della Scuola Primaria di Martignacco siamo stati protagonisti di una avventura nel corso della quale abbiamo potuto conoscere gli aspetti naturalistici, storico-culturali, artistici, artigianali presenti nel nostro territorio comunale.

Tutte le classi, in modi diversi, sono state coinvolte nel progetto che, per la maggior parte di noi, ha previsto lunghe passeggiate nella natura, alla scoperta della flora e della fauna locali, ma anche delle bellezze artistiche presenti.

Ecco i nostri racconti!

Nella giornata del 15 maggio 2023, noi alunni delle classi seconde abbiamo fatto una passeggiata sul territorio, lungo il percorso Stringher-Tacoli. 

Durante la camminata, con l’aiuto della guida naturalistica, abbiamo potuto scoprire e osservare antichi affreschi religiosi e luoghi tipici della tradizione popolare di Martignacco. 

Successivamente, ci siamo addentrati nel bosco, svolgendo varie attività legate all’approfondimento della flora locale e alla scoperta delle tracce di animali della zona. Suddivisi in piccoli gruppi, abbiamo osservato le piante circostanti per ricercare le diverse tipologie di foglie presenti in loco. In questo modo abbiamo potuto sperimentare e mettere in pratica ciò che avevamo imparato in classe durante le lezioni di scienze. Inoltre, abbiamo compreso come trovare e riconoscere le tracce degli animali, grazie all’identificazione delle differenti impronte, alle piume e ai resti di cibo dispersi sul suolo.

L’esperienza ci ha permesso di ripercorrere alcuni sentieri conosciuti di Martignacco, di scoprirne altri e di trascorrere una giornata immersi nella natura, con attività strutturate, gioco libero e il pranzo al sacco, tutti insieme, sotto la grande quercia.

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Lunedì 29 maggio, noi bambini delle classi terze A e B, siamo partiti da scuola per avventurarci in un percorso lungo il sentiero turistico Stringher-Tacoli. 

Naturalmente, non eravamo da soli! 

Oltre alle maestre, ci accompagnava la nostra guida, il signor Luciano, che ci ha mostrato tanti tipi di piante autoctone, di prati stabili e ci ha anche descritto i luoghi, così come erano in origine e come lui li ricordava, quando era un bambino come noi.

Abbiamo camminato tutti in fila e concentrati per sentire i suoni della natura, finché siamo arrivati al torrente Lavia, dove ci siamo fermati e consumato la nostra merenda. Vicini al torrente abbiamo visto l’antico lavatoio ed ascoltato le leggende sulle figure mitologiche friulane, “Le Agane”, raccontate dalla maestra Elisa. Le storie di queste figure femminili ci hanno affascinato talmente tanto che… sembrava di vederle lì dietro gli alberi ad osservarci! Abbiamo attraversato il torrente sui sassi disposti per il passaggio e con tanta meraviglia, ci siamo goduti il paesaggio immerso nel bosco. Dopo questa breve pausa, ci siamo rimessi in cammino e siamo arrivati a Santa Margherita del Gruagno, abbiamo visitato il borgo ed ascoltato dalla guida alcune curiosità. Ci siamo fermati sullo spiazzo del belvedere e abbiamo cercato di orientarci con il sole, per individuare i punti cardinali e alcuni luoghi importanti del territorio: Il castello di Udine, Il Tempio Ossario, il campanile di Mortegliano, lo stadio Dacia Arena, Lignano Sabbiadoro…

Finalmente dopo tante osservazioni, ci siamo seduti sul prato all’ombra di tigli secolari per rifocillarci. Poi abbiamo scelto un albero, lo abbiamo disegnato, descritto ed abbiamo anche risposto ad alcune domande sulle storie delle Agane.

Ad un certo punto, questa giornata fantastica è finita, contenti di aver fatto tante attività di più discipline all’aperto, siamo rientrati a scuola dove ci aspettavano i nostri genitori.

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Il giorno 13 marzo 2023, noi ragazzi delle classi 4 A-B-C ci siamo recati al Parco del Beato Beltrando che si estende nei Comuni di Martignacco e di Pasian di Prato, il cui valore naturalistico è notevole per le estensioni dei prati stabili naturali. Ad accoglierci, in uno dei quattro punti di accesso, c’erano l’assessore all’ambiente e all’urbanistica, Giulio Merluzzi e la guida, il professor Daniele Bertossio che ci ha accompagnato durante la visita al Parco. Lungo il percorso abbiamo visto ampie distese di prati, terreni coltivabili, piccoli boschetti e abbiamo notato la presenza di cartelli con la piantina del luogo e le informazioni relative alla flora e alla fauna ivi presenti.  Abbiamo osservato filari di gelsi che sono piante protette che costeggiano le strade sterrate, un’enorme quercia, il rôl centenario che si innalza maestoso al centro di un prato nella zona centrale del Parco. L’esperto ci ha spiegato che questa pianta è in sofferenza a causa dell’abbassamento delle falde acquifere che si è verificata negli ultimi decenni. Ha poi aggiunto che in ogni stagione i prati cambiano aspetto: a maggio appaiono, tra le tante piante, le prime orchidee selvatiche, i narcisi bianchi profumatissimi e le margherite. Più tardi fioriscono i gladioli palustri che ammantano di bianco le superfici prative. Lungo il percorso ha decritto le diverse specie di uccelli che abitano il Parco, sia in forma stanziale che di passo. Tra queste vi sono alcuni rapaci diurni come la poiana ed il gheppio, e altre specie come i picchi, lo zigolo giallo, la cappellaccia, la quaglia, la starna, il fagiano… non mancano poi miriadi di insetti e varie specie di farfalle. Abbiamo anche camminato lungo il greto del fiume Lavia le cui sponde sono state realizzate con dei muretti a secco. Molto coinvolgente e stimolante per noi ragazzi è stata la proposta fatta dall’esperto di ricercare, sulla base delle indicazioni date, le tracce lasciate dagli animali sul terreno circostante e di risalire all’animale che le ha prodotte. A piccoli gruppi abbiamo scandagliato la zona tutta intorno, entusiasti ogni volta che la ricerca dava i frutti sperati.

E’ stata davvero una splendida mattinata… come sarebbe bello se le lezioni fossero tutte così!

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Noi alunni delle classi quinte, dopo le incertezze legate al tempo atmosferico e la delusione per aver dovuto, in precedenza, rimandare questa bellissima esperienza, finalmente, grazie al tempo sereno abbiamo potuto fare una splendida passeggiata per scoprire alcune zone del nostro Comune immerse nella natura!

Alle nove eravamo tutti pronti con le scarpe da ginnastica, gli zaini, le borracce e la merenda e insieme ad un guida speciale siamo partiti per questa avventura! Abbiamo camminato tutti in fila facendo, attenzione alle macchine che passavano per il paese e durante il tragitto abbiamo riso, scherzato e chiacchierato.

Abbiamo costeggiato il fiume Lavia e abbiamo osservato molte piante diverse e qualche animale di piccole dimensioni, sino ad arrivare in un bosco molto fitto. Qui ci siamo rinfrescati all’ombra degli alti abeti godendoci quella tiepida tranquillità. Insieme all’esperto abbiamo osservato la natura e ci siamo resi conto della varietà di alberi e di foglie presenti, diversi per dimensione, forma e superficie. Successivamente, la guida ci ha raccontato che nonostante il bosco sia vicino al paese durante il giorno e la notte è molto frequentato da moltissimi animali: uccelli, caprioli, lepri… così siamo partiti per una caccia alla ricerca delle tracce! Come dei detective ci siamo divertiti a individuare tutte i segni lasciati dagli animali in quella zona: impronte, piume, frutti mangiati, noci sgusciate…

Alla fine, dopo una sostanziosa merenda, ci siamo diretti verso la scuola attraversando il sentiero Stringher e passando accanto i numerosi gelsi che circondavano i campi. Qui la guida ci ha raccontato che i gelsi venivano piantati per separare i confini dei terreni ed erano degli alberi molto importanti per l’allevamento dei bachi da seta, attività molto diffusa a Martignacco. Durante il tragitto poi abbiamo incontrato di nuovo il fiume Lavia con la sua acqua fresca e limpida e abbiamo scoperto che molti decenni fa le donne pulivano i panni lungo la riva del fiume e portavano ad abbeverare gli animali. Quanta strada dovevano fare ogni giorno!

Per concludere… meritato riposo! 

Abbiamo fatto capolinea in un campo aperto e molto grande e lì ci siamo rilassati, ci siamo distesi sull’erba e abbiamo guardato il cielo azzurro. Sentivamo il rumore del fiume scorrere, i versi degli uccelli rallegrarci, il fruscio del vento accarezzarci, qualche compagno ridacchiare quando tutto è stato interrotto dalle voci delle maestre che ci dicevano che era giunto il momento di ritornare a scuola!

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E’ un peccato che la giornata si sia conclusa ma è stato davvero bello trascorrerla all’aperto e in mezzo alla natura… Sarebbe stata la degna conclusione di cinque anni trascorsi insieme… ma non è finita qua!

Infatti, come anticipato, noi ragazzi più grandi, oltre a vivere e ammirare gli aspetti naturalistici del nostro territorio abbiamo potuto conoscerne anche quelli storici e artistici… 

Ma per questa storia rimanete connessi