Incontro ANPI

"Figure di un mondo scomparso"

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In occasione della Giornata della memoria, con il patrocinio del Comune di Pagnacco, l’Anpi  ha organizzato nella nostra scuola un bellissimo incontro dal titolo Figure di un mondo scomparso”. Il regista, Benedetto Parisi, accolto dalla Dirigente scolastica e dal referente ANPI di Pagnacco, Giancarlo Peressotti, ha accompagnato con osservazioni storicamente puntuali e immagini cariche di umanità frammenti del documentario da lui girato durante un viaggio in Polonia nel 2003 e acquisito dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme.
Ha iniziato con il delineare una breve storia della cultura ebraica negli shtetl dell’Europa orientale, attraverso elementi della religione, del costume, dei rapporti sociali e culturali, fino ad arrivare alla Shoah, con particolare riferimento agli eventi accaduti in Polonia. Molte comunità secolari di ebrei aschenaziti parlanti la lingua yiddish sono letteralmente scomparse.
Le immagini e le parole del video sono state intercalate a brani strumentali e canti in un viaggio musicale nella tradizione Klezmer, eseguiti da due giovani e talentuosi musicisti del duo Apólis, Giorgio Parisi (clarinetto,voce) e Paolo Forte (fisarmonica).
L’incontro si è tenuto nell’aula video della Secondaria di Pagnacco, ma è stato seguito in collegamento online anche dagli alunni delle classi terze del plesso di Martignacco. Non sono mancati interventi dei ragazzi presenti, che hanno partecipato all’incontro con grande attenzione e posto domande di particolare intensità ai convenuti, anche in relazione a vicende storico-politiche più recenti.
Il dott. Parisi, il figlio Giorgio e  l’assessore all’Istruzione del Comune di Pagnacco, dott. Lorenzo Gennari, hanno risposto agli interrogativi con osservazioni personali molto efficaci, lontane dalla retorica e cariche di importanti spunti di riflessione.

proff. Patrizia Baraldi e Maria Francesca Vetrugno

Sappiamo quanto le persecuzioni siano state tragiche, purtroppo la mente umana funziona in modo che ce se ne  dimentichi. Ecco il motivo dell’incontro di oggi:  tenere vivo il ricordo e non ricadere nella trappola mortale del razzismo, molto viva anche ai nostri tempi

Gabriele Bosazzi, Alex Comuzzo 

Questo documentario ci ha fatto capire quanto gli uomini possano        essere crudeli, eliminando la dignità che ogni essere porta con sé. Inoltre ci ha insegnato a non dimenticare quello che l’uomo è capace di fare ancor oggi,  se non poniamo dei freni.
Noi siamo il futuro !

                                                            Anastasia Chkhaidze , Alessia Di Giusto 

Attraverso le immagini di Benedetto Parisi e la musica “klezmer” suonata da Giorgio e  Paolo siamo entrati nel vivo di ciò che era e che, ahimè, non esiste  più.                                                                                    Alex  Comuzzo

In questo incontro abbiamo provato molte emozioni, tra cui il piacere di ascoltare un genere di musica  a noi quasi sconosciuto.

Giulia Bressanelli, Aurora Baiamonte 

Sono rimasto tanto colpito dal fatto che gli Ebrei dell’Europa orientale abbiano visto spazzare via la loro cultura e le loro usanze a causa della guerra. A cosa porta la guerra! Trovo triste che un popolo possa perdere tutta la sua identità in poco tempo a causa di altre etnie.

                                                                                                  Riccardo Gambitta

Siamo riusciti a scoprire qualcosa che non conoscevamo: un mondo scomparso; la storia degli Ebrei dell’ Europa Orientale, la loro cultura, la lingua Yiddish e la musica Klezmer, che accompagna momenti tristi e gioiosi della loro vita. In questo incontro organizzato dall’ ANPI vi sono stati molti momenti commoventi per noi. Ci ha segnati per esempio la vicenda dell’arrivo del treno carico di deportati in  uno dei campi in Polonia,  dove  un gerarca nazista aveva promesso  a coloro che erano appena arrivati acqua, cibo e abiti puliti; questo aveva generato nei prigionieri talmente tanta euforia dopo l’ angoscia del viaggio, che tutti giunsero addirittura ad applaudirlo, ignari del vero destino a loro riservato.

                                                                   Gabriele Tosolini e Pietro Trevisani

In questo incontro abbiamo capito che la memoria è importante. È fondamentale per non dimenticare pensieri e atteggiamenti crudeli del passato che non possono e non devono assolutamente ripetersi e su cui tutti noi dobbiamo vigilare.
La musica ebraica e le immagini ci hanno aiutati a immergerci nella vita quotidiana di comunità cancellate dalla storia e a provare ad immaginare le emozioni di quelle persone. Ci hanno colpito le immagini di volti dalle barbe lunghe e di indumenti bizzarri per noi insoliti. Il regista ha cercato ed è riuscito a rappresentarli come individui e non come numeri e a ridar loro vita di persone.

Martina Giacomini, Giorgia Zuiani, Alice Nadalutti e Sara Rosset

Dopo l'incontro toccante di mercoledì mi sono soffermata a riflettere su quanto detto da Benedetto Parisi e cioè come, ancora oggi, dopo tanti anni, nonostante l'evoluzione culturale siano ancora radicati in certi uomini, pensieri così violenti, discriminatori e davvero insensati nei confronti di persone di etnie diverse. Grazie mille per averci dato l’opportunità di fare questa esperienza di riflessione.  

                                                                                                      Alice Bellazzecca

A me personalmente ha colpito molto il discorso finale dell’ assessore Gennari, riguardante il fatto che molti adulti stanno dimostrando oggi di aver dimenticato i gravi avvenimenti come la Shoah e che in Italia non si è riflettuto a sufficienza sulle conseguenze del regime fascista.  A noi giovani spetta la responsabilità di tenere viva la memoria, per far sì che  quell’orrore non si ripeta.                    

                                                                                                Christian Sambucco