Lo spazio del respiro: MEDITAZIONE IN CLASSE

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I bambini della 5B della Primaria di Martignacco e le maestre, Maura Tavano e Nicoletta Fantoni
A scuola si viene anche per respirare in consapevolezza…
‘Il respiro è qualcosa che ci portiamo sempre appresso e che accade a prescindere.
Ma nel momento in cui gli dedichiamo la nostra attenzione, lì avviene la magia, tutto rallenta: azioni, pensieri, emozioni…’
È questo che abbiamo cercato di spiegare ai nostri alunni di quinta quando abbiamo introdotto l’attività di Mindfulness che avremmo svolto dalla seconda metà dell’anno scolastico in poi.
La Mindfulness può essere definita come la capacità di prestare attenzione all’esperienza del momento presente con un atteggiamento curioso, gentile e non-giudicante. Fare attenzione al respiro è il primo passo.
Decine di volte al giorno noi chiediamo ai nostri alunni di ’stare attenti’, ma non insegniamo loro come farlo: la pratica della Mindfulness insegna come prestare attenzione, e questo modo di prestare attenzione può migliorare sia gli apprendimenti scolastici che quelli socio-emotivi.
La 5B della Primaria di Martignacco, a partire dal mese di marzo, ha dedicato alla MOM (Meditazione Orientata alla Mindfulness) due momenti alla settimana e si è recata, ogni martedì e venerdì pomeriggio, nella ‘stanza del respiro’, uno spazio ricoperto da tappetoni, su cui i bimbi si sono seduti ed hanno ascoltato l’insegnante leggere il libro “La storia di Sid e le otto sfere di luce”. Sid è un bambino che compie un viaggio, sia fisico che interiore, per salvare sé stesso. Per fare ciò deve superare delle prove che gli alunni hanno fatto assieme a lui, imparando a osservare il respiro,
a essere consapevoli del proprio corpo, delle proprie emozioni e dei punti del corpo in cui esse si percepiscono. Infine hanno imparato a osservare i pensieri che, ‘come nuvole in un cielo azzurro, arrivano, sostano un po’, poi se ne vanno’.
Tutto ciò in modo gentile e non-giudicante… E come Sid, anche i nostri alunni hanno superato con impegno otto prove, ricevendo, alla fine di ciascuna, una piccola gemma di luce.
Il percorso ha coinvolto tutti, bambini e insegnanti, in un clima di condivisione e unità.
Abbiamo portato avanti questa attività con il supporto del Dott. Andrea Paschetto, psicologo, docente di Psicologia Clinica e dello Sviluppo, collaboratore con il Dipartimento di Salute e Prevenzione FVG per la riduzione dello stress, nonché collaboratore del dott. Franco Fabbro, già professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile e Psicologia Clinica all’Università di Udine, che ha promosso la divulgazione della MOM nella nostra regione.