Gäste aus Österreich


Il 10 e l’11 dicembre scorsi ci eravamo recati in Austria per il progetto “Partnerschaft Europa”, creato e coordinato dalla prof.ssa Patrizia Baraldi, in collaborazione con la sua collega austriaca , prof. ssa Carmen Kogler. Lunedì e martedì scorso abbiamo ricambiato l’ospitalità, accogliendo tra noi a scuola e aprendo le porte delle nostre case a 28 partner austriaci e alle loro due docenti. È stata un’esperienza fantastica!

A sostenere Frau Patrizia in questo impegnativo progetto c’è stata la prof.ssa Coletti, che ha contribuito all’organizzazione oraria dei vari workshop proposti agli amici d’Oltralpe, costruiti sul tema della coesione del team plurilingue. Ma non solo! I docenti Casatta, Faccio, Bertoni, De Angelis e Ceschia si sono avvincendati in un’ intensa “due-giorni” all’insegna di collaborazione e creatività. Abbiamo spaziato dal marshmallow challenge (utile e divertente esercizio di costruzione di strutture autoportanti) alla decriptazione di messaggi, dalla realizzazione di coloratissime e originali cartografie creative all’esecuzione di una cup song, dai tornei di hit ball ai balli della tradizione friulana. Per concludere… una caccia al tesoro alla ricerca di piante ed impronte all’interno del Parco Rizzani, gestita in collaborazione con il prof. Filacorda (Scienze e tecnologie Ambiente e Territorio) e la dott. Stravisi (Scienze Animali) dell’Università di Udine, che sono intervenuti con grande competenza e all’insegna della gratuità. Ad arricchire il tutto…la generosa partecipazione delle nostre famiglie, che hanno accolto gli amici all’interno delle nostre case e che hanno organizzato ricchi e golosissimi buffet! La maestra De Odorico ha salutato in lingua inglese l’intera delegazione in sostituzione del Dirigente scolastico.

Crediamo che questo progetto sia un’importante occasione per mettere alla prova ed implementare le nostre competenze comunicative in tutte le lingue e forme possibili, per vincere le nostre paure e titubanze, e per renderci più autonomi all’interno una comunità, come quella europea, che vorremmo sempre più capace di progetti condivisi e per la cui sopravvivenza saremo chiamati ad impegnarci tutti.

 

I ragazzi delle classi terze