Franky goes to Hollywood …and back
Lunedì 20 maggio le classi prime e seconde della Scuola Secondaria hanno potuto partecipare ad una bellissima iniziativa di teatro in lingua inglese presso l’Auditorium parrocchiale di Pagnacco, dove, fra uno scroscio di pioggia e l’altro, ci siamo recati a piedi, per assistere allo spettacolo.
Appena entrati a teatro, siamo stati accolti da un poliziotto con dei baffoni neri finti che ci ha invitati a sederci. Appena seduti le luci si sono spente di colpo ed è apparso sul palco Franky, interpretato dal torinese Raul e tutto ha avuto inizio.
Ambientato tra Covent Garden e Hollywood lo spettacolo, della durata di 80 minuti, racconta la storia di Franky Pavone, un artista di strada italiano, esperto di giocolerie e monociclo che si reca in America, a Hollywood, per fare il protagonista in un film.
La storia viene raccontata da due attori che interpretano sei personaggi diversi, con pochi mezzi, molta interazione col pubblico e una colonna sonora a ritmo di rock.
Lo spettacolo, come detto precedentemente, era in inglese ma abbiamo capito tutto, un pò perchè le insegnanti ci avevano preparato, ma soprattutto perché i due protagonisti della scena usavano parole semplici e gesticolavano molto: questo workshop interattivo con il pubblico durante l'attivita', fatto di scene e suoni coinvolgenti, ci ha permesso di superare le difficoltà di comprensione perché la bravura dei due giovani attori, uno di madrelingua inglese, era fondata sulla loro espressività nei gesti e nelle smorfie ed ha reso lo spettacolo accessibile a tutti, anche coloro il cui livello di conoscenza dell’inglese è più basso. Ci siamo divertiti tanto e si è capito che i due attori lavoravano con passione. Alcuni compagni sono saliti sul palco ad interpretare “la diva”, “l’assassino”, il “supereroe”. Chi era nei panni di questi protagonisti si è divertito da morire. Anche alcuni compagni, di natura chiusi e riservati, in quel contesto e sotto i riflettori, sono sembrati sicuri di sé e felici di vivere il momento.
Perché il teatro non è solo finzione ma saper far emergere le emozioni nascoste dentro ed usarle come un potenziamento personale. Al termine dello spettacolo ci hanno invitato a porre loro delle domande - in inglese, naturalmente, - e ne sono uscite di tutti i colori. Addirittura uno dei due attori ci ha risposto che tifa per l’Udinese...ma non abbiamo capito se scherzasse o meno.
Questa bellissima iniziativa ci ha fatto ridere e capire che studiare l’inglese è più facile ed efficace se lo si fa divertendosi.