Educhange 2: un abbraccio al mondo


Li abbiamo salutati dopo sei settimane con noi. Jing e Yeudiel erano arrivati rispettivamente dalla Cina e dal Messico per cominciare il 21 gennaio la seconda edizione del progetto EDUchange: hanno affiancato i docenti, principalmente di lingue ma non solo e hanno presentato, in lingua inglese i loro Paesi, raccontandone la geografia, la storia, spiegando usi e costumi, cibi, clima, sistema scolastico attraverso delle presentazioni con video interessanti e a volte sorprendenti che hanno avuto molto impatto sui ragazzini in cui è emerso il confronto con la cultura italiana in tanti aspetti. In questo modo la didattica tradizionale ha dovuto necessariamente ripensarsi, scardinando parte degli schemi settimanali per consentire ai due giovani volontari di ruotare in tutte le classi secondo un orario concordato con i docenti. Ciò ha contribuito ad arricchire l'offerta formativa e favorito l'apertura alla multiculturalità delle nuove generazioni. Oltre all’assistenza durante le lezioni di lingua inglese e spagnola, in cui parlare della loro terra è stato un pretesto per comunicare contenuti autentici in lingua viva, Jing e Yeudiel sono stati coinvolti in lavori di gruppo incentrati su tematiche di rilevanza globale e di attualità come i diritti umani, partendo dalla riflessione sui settant’anni della Dichiarazione Universale, sugli stereotipi, sul concetto di diversità come fonte di ricchezza. Oppure in speaking activities, qualche volta in momenti di didattica in lingua delle materie di indirizzo e lavori di simmetria usando forbici e carta o video making. La grande novità di questa seconda edizione è stata l’apertura del progetto anche ai tre plessi della scuola primaria con varie visite a Pagnacco, Moruzzo e Colloredo di Montalbano in cui i bambini e i loro maestri e maestre hanno conosciuto con stupore i due giovani provenienti dai due estremi del mondo, li hanno accolti con domande in lingua inglese ed hanno gustato con meraviglia le immagini delle presentazioni. A volte regalando loro una restituzione interessante con dei lavori curatissimi usando Apps come Tellagami, Book creator o Puppet Pals o presentando la nostra realtà locale anche con canzoni e animazioni.  In generale grandi e piccoli, alunni della secondaria e delle tre primarie hanno potuto sentirsi raccontare dal vivo aspetti che nessun libro o documentario potrebbe rendere meglio: Città del Messico e Shenzhen con oltre venti milioni di abitanti, le leggende, gli strani nomi dei vulcani del Messico, le immagini dei cibi tradizionali, le congestioni del traffico, il sistema scolastico, l’alzabandiera in Piazza Tienanmen, le aule dell’università, la Spring festival o Capodanno Cinese, la storia delle bandiere, i modi di dire messicani. Un’esperienza complessa, forte ed indimenticabile per tutti gli alunni ed insegnanti coinvolti, per i due giovani stessi che, seppur dietro e dentro la loro timidezza e compostezza, hanno ricevuto l’essenza a volte chiassosa delle nostre classi, l’entusiasmo a volte troppo esuberante ma sincero di alunni di tante età. Un elemento fondamentale è stato il supporto delle famiglie ospitanti, non sono logistico ma di feedback con la scuola che ha creato una rete spontanea di incontri ed appuntamenti per accompagnare Jing e Yeudiel a visitare le nostre realtà locali. 
Il senso del progetto, lo scambio culturale e linguistico, si è vissuto quotidianamente nella voglia di incontrarsi in corridoio e darsi il buon giorno in tante lingue, i “give me five” i sorrisi e il desiderio di conoscere delle realtà nuove, diverse, lontane, impensate. La magia della prima neve vista in vita loro dai due ragazzi, lo stupore da parte degli alunni nel sentire che il loro piatto preferito è la pizza o il tiramisù. La gioia dei bambini nel ricevere un foglio con il loro nome scritto in caratteri cinesi. Gli sguardi meravigliati di fronte a ciò che non è usuale ma diverso. Da entrambe le parti.  L’emozione dell’abbraccio collettivo finale di saluto riassunto in un momento di condivisione di tanti attimi, giorni e settimane vissuti fianco a fianco. Attori e spettatori di una straordinaria danza della vita, abbiamo spalancato le porte al mondo per farlo entrare un po' a trovare il nostro.  Piccolo e grande, vicino e lontano, dentro e fuori, noi e loro.   

 

prof.ssa Biancamaria Gonano