Aule tematiche alla scuola secondaria


Il Messaggero Veneto ha dedicato un articolo alla nuova organizzazione della scuola secondaria di primo grado, che prevede l'utilizzo di aule tematiche al posto delle consuete aule di classe.

Di seguito riportiamo il testo dell'articolo che trovate anche in allegato:

Tra Mozart, Darwin e Frida La lezione è nell’aula tematica

Nella scuola media non esistono più le classi: gli alunni si spostano L’insegnante: è un progetto che vuole accrescere l’autonomia degli studentidi Margherita Terasso

«Lunedì mattina ho italiano in aula Peppino Impastato, poi inglese in Harry Potter, matematica in Charles Darwin. Dopo la ricreazione mi sposto in Mozart per la lezione di musica». È questo il curioso resoconto che da alcune settimane gli alunni della scuola secondaria di Pagnacco – circa 230 studenti – fanno ai loro genitori una volta rientrati a casa. Da inizio ottobre, infatti, la scuola “Tiepolo” ha iniziato a offrire una nuova didattica: le classi della 1B o della 3C non esistono più, sono gli alunni a doversi spostare secondo un orario organizzato per aule tematiche.

Una bella rivoluzione che era già stata valutata e testata lo scorso anno. Oggi gli spazi-aula creano aule disciplinari che i docenti condividono e danno ai ragazzi la sensazione fisica di essere dentro quattro mura speciali. «È affascinante sapere di trascorrere un’ora dentro l’aula Marie Curie oppure trovarsi a disegnare in Frida e Tina, grandi artiste vicine alla sensibilità di chi ama l’arte – osserva la professoressa, Biancamaria Gonano –. Questi ambienti di apprendimento generano benessere nei ragazzi e negli insegnanti: si tratta di una didattica motivante, un progetto ambizioso e coraggioso che vuole incrementare l’autonomia degli alunni e il senso di responsabilità verso lo studio e verso l’ambiente scolastico e renderlo accogliente e familiare». Spostarsi in questi ambienti significa imparare a condividere materiali, risorse, strategie, offrendo modalità diverse e flessibili di lezione ed attività. «I primi giorni sarà necessario seguire il prospetto e la piantina per non perdersi, ma presto diventerà un meccanismo rodato».

Il progetto prevede che nel tempo gli ambienti siano trasformati completamente, colorati, riempiti di arredi utili per gestire e spostare materiali in modo sempre più flessibile ed efficace. Il Comune sta già sostenendo l’iniziativa con una serie di contributi.

«Il progetto, appena avviato nella scuola secondaria, si sta già consolidando nella primaria con la “Scuola senza zaino”– spiega l’assessore all’Istruzione, Alessia Biason –. Siamo felici di portare avanti questa iniziativa, utile alla scuola e agli adulti del futuro».

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