Intervista al Sig. Felice, testimone di una vita all'insegna del coraggio e dell'impegno

Chi è stato il protagonista della nostra ultima intervista? 

Il sig. Giuseppe Felice, originario di Buja. 

Se volete conoscere un esempio di esistenza avventurosa, vissuta all’insegna del coraggio civile e del senso di comunità sociale, dovete assolutamente leggerne l’autobiografia fortemente voluta dal figlio Gianni, che noi ragazzi abbiamo intervistato insieme a Frau Prof. Baraldi e al maestro Marco. 

Il libro è stato già presentato alla comunità di Buja e presto sarà al centro di un incontro che Gianni Felice terrà al Centro Balducci di Zugliano. Don Pierluigi Di Piazza è stato chiamato infatti a scriverne la prefazione.

Il figlio di Giuseppe Felice è stato segnalato a Frau Patrizia dalla nostra docente di arte, Prof. Faccio, che è rimasta colpita dalla vicenda del papà. 

Con parole semplici, ma ricche di ricordi e di umanità, Gianni ci ha introdotti velocemente nella stagione di lotte contro il fascismo in mezza Europa negli anni compresi tra il primo dopoguerra e la Resistenza partigiana della seconda guerra mondiale. Il suo papà, “Bepo, l’irriducibile” apparteneva a quella generazione di lavoratori migranti, nati tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento, che hanno combattuto tra Italia, Francia, Spagna e in molte altre nazioni per la libertà e la giustizia sociale.

Riguardo alla nostra domanda ”Come sarebbe suo padre oggi se fosse ancora vivo?” , il signor Felice ci ha risposto che suo papà oggi sicuramente continuerebbe a lottare per i diritti delle persone più povere, più bisognose, schierandosi dalla parte della giustizia 

L’ultima domanda, quella che ci ha riguardato personalmente, è stata:” Che consiglio si sente di dare a noi ragazzi di soli 13 anni per il nostro futuro?

Con le parole “Studiate, studiate e studiate sempre” il sig. Gianni ci ha inviati con tanta forza e calore a impegnarci costantemente nell’ambito scolastico, perché solo così facendo possiamo vivere una vita libera e consapevole, difendere i nostri diritti con spirito critico  e non farci ingannare da chi strumentalizza i meno informati. 

Personalmente questa esperienza ci ha colpiti molto, l’abbiamo trovata notevolmente interessante, perché ci ha fatto scoprire delle informazioni che prima ad ora non conoscevamo. Il sig. Gianni ci è apparso da subito come una persona molto umana e disponibile. Inoltre si è saputo rapportare benissimo con i ragazzi della nostra età e ha saputo coinvolgerci. Lo ringraziamo ancora per averci dedicato il suo tempo e per averci raccontato una storia molto importante di coraggio civile!

Federico T., Tobia P.,  Ivan H., Michele F. (classe 3^B, Secondaria di Pagnacco)